Cervicale, Ernia al disco, Lombalgia. Lombosciatalgia…
ti svegli ogni mattina con DOLORI ALLA SCHIENA?
Non riesci a riposare bene?
Durante il giorno la colonna vertebrale, anche se è in compressione,
mantiene la giusta e naturale curvatura ad “S”, escludendo problematiche specifiche.
Durante le ore in cui dormiamo, invece, possono sorgere dei problemi perché,
se la superficie del nostro materasso è troppo rigida, il nostro corpo avrà alcuni punti
che aderiscono al materasso e altri che resteranno sospesi.
Questo comporta un disturbo del sonno oltre a creare dei punti di compressione,
tensioni muscolari e, in casi estremi, procurare dolore.
Oppure si possono creare delle ostruzioni arteriose con conseguenti problematiche di circolazione.
Pertanto un buon materasso ergonomicamente corretto deve garantirci, una volta distesi e in qualunque posizione noi ci corichiamo, il totale rispetto delle curvature naturali, sostenendoci o accogliendoci dove ne abbiamo bisogno, senza creare punti di compressione eccessiva e senza punti di vuoto: tutta la linea del nostro corpo deve essere in appoggio.
Pertanto un buon materasso ergonomicamente corretto deve garantirci, una volta distesi e in qualunque posizione noi ci corichiamo, il totale rispetto delle curvature naturali, sostenendoci o accogliendoci dove ne abbiamo bisogno, senza creare punti di compressione eccessiva e senza punti di vuoto: tutta la linea del nostro corpo deve essere in appoggio.
Le varie tipologie di materassi si differenziano per la struttura e
la qualità dei materiali. In commercio esistono materassi a molle
tradizionali, a molle insacchettate/indipendenti, in lattice, memory o
schiumati. Di seguito vi illustro le differenze tecniche di ogni tipologia.
I materassi a molle tradizionali possono avere varie rigidità dovute alla tipologia e allo spessore delle molle. Possono avere svariate qualità di imbottiture creati con vari tipi di lana e cotone o imbottiture anallergiche.
Le molle sono sempre unite da un filamento di acciaio che costituisce una gabbia per le molle stesse, limitando pertanto la possibilità di adattarsi al nostro corpo.
Le molle sono racchiuse singolarmente in sacchetti ed agiscono
indipendentemente l’una dall’altra accogliendo nel miglior modo tutti i differenti punti del corpo in riposo adeguandosi ad ogni suo movimento, dando cosi la garanzia del sostegno ideale.
I vari modelli, inoltre, possono essere realizzati in diverse versioni, sia chiusi che sfoderabili, per una maggiore igiene e anallergicità del
prodotto stesso.
La proprietà principale del lattice è la sua elasticità, unitamente alla sua resistenza alla deformazione.
L’elasticità e la capacità di modellarsi al corpo fa sì che la superficie di contatto sia ottimale, favorendo il totale
rilassamento della muscolatura ed una migliore e regolare circolazione sanguigna.
Il materasso in lattice può essere di tre tipologie:
1. Di origine naturale.
Significa che la componente di lattice della pianta del caucciù
(Hevea Brasiliensis) è pari o maggiore al 85% della sua composizione.
2. Con composizione mista.
Significa che c’è una percentuale di lattice della pianta del
caucciù che varia dal 1 al 84% ( generalmente dal 1 al 20% ) e il restante lattice di sintesi.
3. Di sintesi.
Significa che è presente solo lattice di sintesi.
In tutti i casi il massello di lattice riporterà la dicitura lattice 100%, questo perché la normativa non prevede distinzioni.
Solo nel caso di origine naturale ci dovrà essere una dicitura aggiuntiva che riporta “100% di origine naturale”.
Il memory ha una struttura visco-elastica con una composizione a cellule aperte a risposta lenta e traspiranti.
È una schiuma che deriva da una lavorazione di sintesi con la
caratteristica di essere automodellante e termosensibile, perciò altamente performante da consentire un adattamento millimetrico al corpo.
La sua caratteristica principale è quella di non respingere il nostro corpo, ma di accettarlo e di distribuire il suo peso su tutta la superficie del materasso.
La composizione di un materasso in memory è sempre multistrato, ovvero è composto da uno strato in visco elastico (che può essere di spessore e resistenza variabili da materasso a materasso) e da uno o più strati di schiumati ad acqua che esaltano la corposità del materasso.
Sono materassi composti da una schiuma espansa con l’acqua, da cui prendono il nome di schiumati ad acqua oppure acquacell. Sono schiume che appartengono ai poliuretani espansi flessibili, con buone caratteristiche elastiche ed igieniche, può essere composta da uno a più strati, rispondendo cosi, alle diverse esigenze di chi lo usa.
Il materasso in schiuma generalmente ha delle zone di portanza
differenziata, spesso lavorato con fresature, in modo da ridurre
la spinta elastica in alcune aree cosi da poter accogliere in modo
adeguato le varie parti del corpo.
Agevola i movimenti, a differenza del memory, dove i movimenti
vengono leggermente rallentati. Questa caratteristica è dovuta alla grande elasticità che ha la schiuma. Proprio per questo motivo, lo schiumato viene spesso utilizzato anche da persone con mobilità ridotta. Inoltre, può essere posizionato su reti con movimento senza dare nessun problema.
Lo schiumato trova nella sua leggerezza un altro punto di forza,
rendendo la maneggevolezza alla portata davvero di tutti, con estrema facilità. Per le sue caratteristiche, essendo una schiuma a cellula aperta, risulta essere un prodotto adeguato anche per chi soffre di allergie.
Premesso che bisogna ragionare in ottica di “sistema letto”, ovvero
abbinare una rete specifica al materasso che ho deciso d’acquistare
(e preferibilmente abbinarci anche il giusto guanciale), si può valutare
di tenere la stessa rete solo nei seguenti casi:
1. La rete deve rispettare le misure del nuovo materasso (quindi né più
grande, né più piccola).
2. Le doghe devono essere in buono stato e ancora idonee a mantenere
in spinta il materasso verso il mio corpo.
In base a questi principi posso asserire con assoluta tranquillità che se
la rete ha un età superiore 10-12 anni è opportuno sostituirla.
Spesso si sottovaluta questo acquisto e a volte non lo si considera proprio.
La rete è il fondamento del tuo sistema di riposo, perciò dovresti metterci la stessa attenzione.
Molto spesso chi deve cambiare materasso non dà la giusta importanza alla rete, ponendo poca attenzione
su due aspetti fondamentali:
1. la rete non è eterna e, come il materasso, ha una sua durata;
2. una rete non adeguata rende anche il miglior materasso non più performante, tale da non rispondere
alle esigenze di cui necessiti, ma soprattutto rovina anche un materasso nuovo.
Abbandona i luoghi comuni che affermano che “una rete vale l’altra” o che “basta avere un buon materasso
e la rete è ininfluente o quasi”.
Non è così! La rete è la colonna portante del nostro letto e deve avere delle caratteristiche ben precise.
Oggi il mercato propone diverse soluzioni, vediamole insieme:
In questo tipo di reti le doghe attraversano tutta la struttura
in larghezza.
In base alla nostra esperienza, ne sconsigliamo l’acquisto perché la rete non permette di tenere in spinta il materasso verso il nostro corpo.
Nel momento di carico le doghe già piatte tendono a creare una curva convessa, che crea un avvallamento del materasso, perciò una postura
scorretta.
Può essere in faggio, o betulla e noi consigliamo di scegliere doghe in faggio, in quanto più resistenti nel tempo.
Questo tipo di rete è definita a doppia campata, nel caso della versione matrimoniale, perchè le doghe sono piegate a vapore con curvatura concava.
Questa rete può essere montata con struttura in legno oppure con struttura in ferro, ma ciò non comporta un cambiamento nella risposta elastica delle doghe, e solitamente il tipo di struttura diventa solo una scelta estetica.
Possono avere dei regolatori di rigidità, con doppia doga nella zona lombare, che permettono di aumentare il sostegno nel punto di massimo carico.
Le doghe sono inserite su portadoghe nella struttura della rete che solitamente è composta da 14 doghe e risulta essere abbastanza rigida e poco ammortizzata, una discreta soluzione che consigliamo su materassi a molle.
Questa rete rispetta i principali criteri di un corretto basamento:
– doghe istallate su porta doghe ammortizzati che lavorano esclusivamente sopra la struttura (il materasso appoggia solo sulle doghe);
– doghe da 38 mm in faggio accoppiate su supporti che permettono una certa elasticità oltre che ad una oscillazione dall’alto verso il basso, anche ad un leggero effetto basculante.
In questa rete si può intervenire regolando la risposta elastica sia dei supporti ammortizzanti, sia delle doghe lombari, andando così a creare una sinergia con il materasso, tale da garantire una posizione corretta del corpo.
Inoltre, questa tipologia risulta ottimale anche per la grande uniformità di doghe, che porta a ridurre gli spazi tra una doga e l’altra. Questa rete la consigliamo per materassi schiumati, memory e lattice.
Questi ultimi modelli in commercio, con piattelli nella zona spalle o spalle-bacino, aumentano la possibilità di flessione nei punti di maggior carico, rendendo ancor più performante la risposta del materasso sul nostro corpo.
Queste reti che sono costruite interamente con sospensioni a piattelli, dove tutto il materasso viene sorretto da piattelli indipendenti.
Hanno la possibilità di flessioni, anche importanti nei soli punti di carico, per aumentare in modo preciso l’elasticità dove occorre. Queste reti le consigliamo sempre su materassi di ultima generazione, di qualità medio alta, per esaltarne le performance.
Le reti possono essere fornite di movimento manuale o motorizzato-elettrico. Le reti con movimento manuale, risultano un po’ meno comode in quanto, per effettuare le varie regolazioni bisogna scendere dal letto e procedere manualmente.
La rete motorizzata elettrica risulta più ergonomica e notevolmente più comoda, perché tutte le regolazioni avvengono tramite un telecomando, restando comodamente distesi e trovare la posizione che più ci aggrada.
Una rete con movimento si può abbinare a materassi in lattice, memory, o schiumati. Le altre tipologie di materassi in commercio potrebbero avere dei problemi se posizionati su una rete con movimento.
Un aspetto molto importante da valutare per scegliere il materasso giusto è sicuramente la dimensione.
Non esiste un’unica misura standard ed è facile far confusione o cadere
in una scelta errata con misure non idonee al tuo caso.
Prima di parlare delle dimensioni dei lati del materasso è necessaria una piccola premessa sullo spessore,
infatti, a seconda della tipologia di materasso, anche lo spessore può essere estremamente variabile.
L’altezza del materasso in lattice, per esempio, oscilla tra i 16 e i 22 cm, mentre quello a molle insacchettate
parte da 22 cm per raggiungere normalmente i 28 cm., fino ad arrivare anche ai 35 cm.
I materassi in memory foam e quelli in schiuma hanno in genere uno spessore che varia dai 20 ai 26 cm,
mentre i classici materassi a molle sono alti tra i 21 e i 24 cm.
Per quanto riguarda la lunghezza e larghezza del materasso, esistono delle misure standard che vengono spesso rispettate dai produttori. Per un materasso matrimoniale, le misure usate più di frequente sono 160×190 cm oppure 160×200 cm.
La differenza di appena 10 cm non è così trascurabile come sembra. Immagina di avere una struttura letto con contenitore: se la struttura prevede l’utilizzo di un materasso 160×200 cm, quando scegli un materasso 10 cm più corto è possibile che non riesca a coprire del tutto la rete e l’effetto estetico non sarebbe dei migliori.
Il range delle misure disponibili, per un materasso singolo standard, è ancora più ampio. I modelli più piccoli misurano solo 80×190 cm, ma non è raro trovare materassi singoli che misurano 80×200 cm, o 90×190 cm. I materassi singoli più grandi arrivano a misurare anche 90×200 cm.
I materassi matrimoniali francesi sono molto utilizzati e in genere sono leggermente più piccoli di quelli standard. Questa tipologia misura 140×190 cm, oppure 140×200 cm. La differenza rispetto ai modelli standard è nella larghezza che risulta più corta di 20 cm.
Anche se in Italia la misura alla francese è poco utilizzata, possono essere diversi i motivi che inducono a scegliere un materasso matrimoniale più piccolo: i più comuni sono le dimensioni della camera da letto e la struttura letto stesso.
Il materasso a una piazza e mezza misura 120×190 cm, oppure 120×200 cm. Queste dimensioni lo collocano quindi a metà strada tra un materasso matrimoniale e uno singolo.
Con un materasso di queste dimensioni si può eccezionalmente dormire anche in due.
I materassi ad una piazza e mezza vanno bene, per chi dorme da solo e vuole avere un ottimo spazio a disposizione, sono molto utilizzati anche nelle camerette dei ragazzi. Mai come in questo caso, la dimensione della camera letto gioca un ruolo determinante nella scelta del materasso, perché permette di recuperare spazio, senza trascurare il comfort.
Quando lo spazio abbonda, il letto matrimoniale king size diventa una delle opzioni più gettonate. Le misure sono decisamente abbondanti: i più piccoli misurano 170×190 cm, altri ancora misurano 170×200 cm o 180×190 cm, mentre quelli più grandi arrivano fino a 180×200 cm e, in qualche raro caso, anche 200×200.
Perché scegliere un materasso extra large? È l’ideale per le persone che durante il sonno si muovono molto, oppure semplicemente per chi vuole concedersi il lusso di quei 10, o 20 centimetri in più sui lati del materasso, che garantiscono un comfort maggiore.
Per le persone che hanno esigenze specifiche, esiste anche la
possibilità di personalizzare, sia la rete che il materasso, con misure che vanno oltre i modelli standard; normalmente si può arrivare anche ad una misura di 200×220 cm.
Prima di avventurarsi nell’acquisto del materasso, bisognerebbe sempre misurare la rete che lo dovrà
sostenere. Quando si acquista un materasso più corto della rete, si deve poi fare i conti con un antiestetico
spazio da coprire e quest’operazione a volte non è semplice, soprattutto d’estate, quando coperte e
copriletto hanno un volume minore.
Anche nel caso di un materasso più grande della rete, l’estetica del letto potrebbe essere
compromessa, ma questo non è l’unico problema.
Infatti, se le sponde laterali della struttura letto sono più alte della rete, questo sfasamento
potrebbe comportare anche una deformazione del materasso.
Per avere una camera da letto bella e funzionale, rete e materasso devono avere sempre la stessa dimensione.
Nella scelta del letto va presa in considerazione l’altezza di chi lo usa.
Questo dato è di estrema importanza infatti, è bene scegliere una
lunghezza letto che sia di almeno 20 cm più lunga della propria statura,
questo per non compromettere una corretta postura a letto.
1
Il consiglio che amici e parenti ti danno sono sempre in buona fede e sempre vanno considerati, ma con la giusta attenzione. Spesso si incorre nel pregiudizio dei luoghi comuni quando senti opinioni del tipo: “il materasso in memory fa sudare”, “quello in lattice fa la buca” oppure “quello a molle crea campi elettromagnetici…”
Queste sono frasi che ci sentiamo ripetere spesso da clienti, muniti già di preconcetti derivanti in genere da esperienze negative di parenti, amici o semplicemente da recensioni lette su internet.
Ma è veramente un buon consiglio? O meglio: è il consiglio giusto?
Spesso le persone che rimangono insoddisfatte danno la colpa all’oggetto del loro acquisto, invece di dare la colpa al modo in cui lo hanno acquistato. Si finisce spesso per generalizzare, dando la colpa a tutta la categoria di quel materasso sul quale non ci siamo trovati bene.
Un po’ come bere un pessimo vino rosso e poi consigliare a tutti di bere solo quello bianco, perché il rosso che non è buono! Lo stesso discorso vale anche se il consiglio è in positivo: “compra quel materasso che è perfetto…” Ci sono delle condizioni ed esigenze soggettive che variano e perciò il materasso che va bene al tuo parente o amico, potrebbe non andare bene a te.
2
Non puoi rischiare di compromettere la tua salute, pertanto l’analisi con un consulente specializzato è di assoluta importanza per la scelta corretta dell’acquisto. Grazie alla sua esperienza e competenza tecnica può comprendere le tue esigenze e quelle del tuo eventuale partner, e ti guida nella scelta del materasso ideale per risolvere le tue
problematiche e per agevolare le tue abitudini tue e del tuo partner.
3
Quando ti affidi al consiglio del tuo consulente, sicuramente otterrai il parere di un esperto, ma per farti guidare nella scelta giusta devi fornigli le indicazioni precise su come dormi adesso, su quale materasso dormi, che problemi ti dà, perché hai deciso di cambiarlo, quali caratteristiche preferiresti avesse il materasso nuovo e molte altre cose
che solo tu puoi sapere. In questo modo riduci al minimo, o le azzeri del tutto, le possibilità di sbagliare.
Come fare a identificare un buon consulente con esperienza che abbia davvero a cuore le tue necessità?
La prima cosa a cui fare attenzione è il primo approccio. Un buon consulente che ha davvero a cuore le tue esigenze, prima di darti la spiegazione dei pregi dei suoi “eccezionali articoli” ti ascolta per apprendere le tue reali esigenze.
Non essendevi mai conosciuti ed essendo la scelta del materasso legata alle tue precise esigenze, se non indaga sulle tue abitudini non può sapere da dove partire e perciò consiglierà a caso..
Un consulente esperto, con alcune domande mirate, è in grado di escludere buona parte dei materassi non adatti alle tue esigenze. Se il consulente inizia ponendoti queste semplici domande è già un buon segno: “Che materasso utilizzi attualmente e da quanto tempo?” Che tipo di letto hai, con o senza contenitore e con quale tipo di doga? Che posizione assumi maggiormente durante il sonno? Hai patologie particolari?”. Queste domande sviscerano i problemi e identificano la
soluzione.
Nello stesso tempo non farti problemi ad indagare tu sul consulente.
Cerca di capire se è da molti anni nel settore e ti posso garantire che se questo lavoro è per lui una missione, e non solo un sostentamento, lo puoi comprendere facilmente.
Se seguirai i consigli di questa guida riuscirari a fare la giusta scelta del tuo nuovo materasso, come questi mie clienti confermano…
Se anche tu hai apprezzato questa guida e vuoi trovare il giusto materasso per te
PUOI RICHIEDERE IL QUESTIONARIO GRATUITO DA COMPILARE E CHE ANALIZZEREMO INSIEME IN UNA
CONSULENZA TELEFONICA GRATUITA direttamente con me!
Affrettati però. Questa consulenza è riservata per te solo se compili ora il questionario,
perché ho solo 7 consulenze a disposizione in questo periodo.
Dal momento in cui decidi di acquistare il tuo materasso sicuramente ti sarai reso conto che in commercio ci sono tantissimi prodotti e molta confusione e naturalmente ti sarai posto delle domande.
Queste domande a me vengono rivolte ogni giorno, cosi ho pensato di risponderti con estrema franchezza e sincerità, in modo tale che tu possa, dopo aver letto la mia guida, orientarti verso la soluzione giusta per te.
Ti sarai sicuramente chiesto quale sia il miglior materasso.
In realtà non esiste il miglior materasso in assoluto. Mi spiego meglio, oggi ci sono in commercio degli ottimi materassi per ogni tipologia (molle tradizionali, molle insacchettate, lattice, memory foam e schiumati vari) e ogni tipologia ha una risposta meccanica diversa che influisce sul tipo di comfort personale, perciò una persona può preferire un tipo di risposta piuttosto che un’altra.
Cosa molto importante in riferimento alla scelta sono le singole
portanze di ogni materasso.
Ci sono materassi a molle che possono risultare molto accoglienti e altri che possono essere via via sempre più rigidi e questo vale anche per il lattice e il memory foam.
Capisci bene che non esiste un materasso che possa andare
bene per tutti, perciò definire un materasso “il migliore in
assoluto” è errato.